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Visualizzazione dei post da dicembre, 2024

Fondo Patrimoniale e Divorzio: Chi Può Amministrare i Beni Immobili?

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  "Amministrazione dei beni immobili in un fondo patrimoniale: cosa succede dopo il divorzio e come gestire le controversie tra ex coniugi." Il fondo patrimoniale è uno strumento giuridico creato per proteggere beni immobili, mobili registrati e titoli destinati al soddisfacimento dei bisogni della famiglia. Ma cosa succede quando i coniugi divorziano? L'amministrazione di questi beni può diventare complessa, soprattutto se ci sono figli minori. Amministrazione dei Beni Dopo il Divorzi Quando il matrimonio si scioglie, la destinazione dei beni contenuti nel fondo patrimoniale non viene automaticamente meno se la coppia ha figli minorenni. In questo caso, il vincolo del fondo patrimoniale continua a esistere fino alla maggiore età dei figli . Chi Può Amministrare i Beni? L'amministrazione dei beni segue regole precise, a seconda del tipo di atto da compiere: Atti di Ordinaria Amministrazione : ➤ Ogni ex coniuge può amministrare autonomamente i beni, senza dover chiede...

Azione di Riduzione: Perché l’Inventario è Indispensabile?

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"Per esercitare l'azione di riduzione contro terzi è indispensabile l'accettazione dell'eredità con beneficio d'inventario: scopri perché e quali sono le conseguenze legali della sua mancanza." L’ azione di riduzione serve a tutelare gli eredi legittimari quando la loro quota di eredità viene lesa da donazioni o disposizioni testamentarie fatte in favore di terzi. Tuttavia, non sempre questa azione può essere esercitata: se manca l’ accettazione con beneficio d’inventario , l'azione di riduzione è inammissibile. Quando l’Azione È Inammissibile? Secondo l'art. 564 c.c., l'erede che voglia agire contro terzi non coeredi deve aver accettato l'eredità con beneficio d'inventario . Questo adempimento serve a proteggere sia gli eredi sia eventuali creditori. Se l'inventario non viene redatto nei termini di legge, l'accettazione diventa "pura e semplice" e l'azione di riduzione non può più essere esercitata. Esempio Pratico: ...

L'Ex Coniuge Può Ricevere l'Assegno di Mantenimento per Figli Maggiorenni Lontani da Casa?

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 Quando i figli diventano maggiorenni e si allontanano dalla casa del genitore affidatario per motivi di studio o lavoro, l'obbligo di versare l'assegno di mantenimento può essere messo in discussione. Tuttavia, la Corte di Cassazione, con la recente sentenza n. 30179/2024, ha chiarito che tale diritto può continuare a sussistere in determinate condizioni. Quando l'Assegno È Ancora Dovuto? Secondo la Suprema Corte, il genitore affidatario può continuare a ricevere l’assegno di mantenimento per i figli maggiorenni se: ✔️ Il figlio non è economicamente autosufficiente. ✔️ Il genitore affidatario costituisce ancora un punto di riferimento stabile, anticipando le spese necessarie per il mantenimento. ✔️ L'allontanamento dalla casa è temporaneo, legato a motivi di studio o formazione professionale. Quando L'Assegno Può Essere Revocato? ❌ Se il figlio diventa autosufficiente. ❌ Se il figlio non fa più ritorno sistematico presso la casa del genitore affidatario. ❌ Se il ...

Affidamento Condiviso: Sempre Paritario?

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  L'affidamento condiviso è la scelta preferenziale in caso di disgregazione familiare, volto a garantire al minore un rapporto equilibrato e continuo con entrambi i genitori. Tuttavia, ci sono situazioni in cui la frequentazione tra genitori e figli può non essere paritaria. Cosa Dice la Cassazione? Con l'ordinanza n. 19323/2020, la Corte di Cassazione ha ribadito che, sebbene il principio della bigenitorialità preveda una presenza comune dei genitori nella vita del figlio, l'interesse esclusivo del minore resta prioritario. Questo implica che: Giudizio Prognostico: Il giudice deve valutare le capacità di ciascun genitore di garantire al figlio stabilità emotiva, educativa e sociale. Situazioni Particolari: La simmetrica divisione dei tempi di permanenza non è obbligatoria se ci sono ragioni che la rendono non idonea al benessere del minore. Ad esempio, distanze eccessive tra i luoghi di vita dei genitori possono compromettere gli studi o la vita di relazione del figlio...

Donazioni Indirette e Forma dell'Atto: Serve Sempre l'Atto Pubblico?

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 Come funzionano le donazioni indirette nel diritto italiano e quando sono valide senza l'atto pubblico." Nel diritto italiano, le donazioni indirette sono un argomento di particolare interesse. Si tratta di liberalità che vengono realizzate attraverso negozi giuridici diversi dalla donazione tradizionale, come l'accollo di un mutuo o il trasferimento di beni senza un vero e proprio contratto di donazione. Qual è la Forma Necessaria? Per essere valida, una donazione diretta richiede la forma dell' atto pubblico con la presenza di testimoni (art. 782 c.c.). Ma la donazione indiretta segue un percorso diverso. La Cassazione ha chiarito che per le donazioni indirette è sufficiente rispettare le forme previste per il negozio giuridico che realizza la liberalità. Non serve quindi l'atto pubblico, a patto che il negozio sia valido per altre ragioni. Esempio Pratico Immaginiamo che un soggetto si accolli il mutuo di un parente come parte di un trasferimento immobiliare...