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Visualizzazione dei post da novembre, 2024

Prove illecite per dimostrare l'infedeltà del coniuge: si possono usare?

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Come il processo civile tratta le prove raccolte senza consenso e quali rischi si corrono. Nel contesto di una separazione o di un divorzio, la scoperta dell'infedeltà del coniuge è spesso accompagnata dalla volontà di provare tale condotta in sede giudiziaria. Tuttavia, quando le prove sono state acquisite in modo illecito, ad esempio accedendo a messaggi o email senza consenso, la loro ammissibilità può diventare un tema complesso. Cosa Sono le Prove Illecite? Le prove illecite sono quelle raccolte in violazione di norme giuridiche, come email o messaggi acquisiti senza il consenso del titolare, spesso utilizzando password o credenziali non autorizzate. Questi dati possono violare il diritto alla privacy, tutelato dalla Costituzione Italiana e dalla normativa sulla privacy. Ammissibilità delle Prove nel Processo Civile A differenza del processo penale, nel processo civile non esiste una norma che sancisca l'inutilizzabilità delle prove acquisite in modo illecito. Pertanto, i...

Quando il Coniuge Ha Diritto al TFR dell'Altro?

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 In Italia, la questione del diritto del coniuge a una quota del Trattamento di Fine Rapporto (TFR) dell'altro viene regolata dall'articolo 12-bis della Legge 898/1970. Tuttavia, è importante sapere che questo diritto sorge esclusivamente dopo il divorzio e non durante la separazione. Quali sono le condizioni per ottenere il 40% del TFR? Affinché si possa ottenere una parte del TFR dell'ex coniuge, devono essere soddisfatte precise condizioni: Divorzio ottenuto o domanda di divorzio presentata Il diritto si attiva solo dopo la pronuncia del divorzio o dopo la presentazione della domanda di divorzio. Titolarità di un assegno di mantenimento periodico Il coniuge richiedente deve percepire un assegno divorzile a cadenza periodica. Se l'assegno è stato erogato in una soluzione unica (una tantum), non ha diritto al TFR. Assenza di nuove nozze Il diritto al TFR viene meno se il coniuge richiedente si risposa. Liquidazione del TFR dopo il divorzio o la presentazione della dom...

Casa Familiare e Convivenza del Figlio con il Genitore Assegnatario

Nell'ambito del diritto di famiglia, una delle questioni più delicate e complesse riguarda l'assegnazione della casa familiare e la convivenza del figlio con il genitore assegnatario. Questa tematica assume una rilevanza particolare soprattutto in seguito alla separazione o al divorzio dei coniugi, poiché influisce direttamente sul benessere psicofisico del minore.   La Casa Familiare La casa familiare rappresenta il luogo in cui la famiglia ha vissuto stabilmente e in cui il minore ha costruito il proprio ambiente di vita. L'assegnazione della casa familiare è disciplinata dall'articolo 337-sexies del Codice Civile italiano, il quale prevede che il giudice, nell'affidamento dei figli, stabilisca anche a chi spetti il godimento della casa familiare. Tale assegnazione ha l'obiettivo di garantire la continuità e la stabilità del minore, preservando il più possibile le sue abitudini e il suo contesto di vita.   Il Genitore Assegnatario Il genitore assegnatario è co...

Quando un Trasferimento Immobiliare Tra Coniugi Può Essere Annullato?

"Proteggere gli Accordi Patrimoniali nella Separazione: Come Funziona l'Azione Revocatoria" Quando due coniugi si separano, gli accordi patrimoniali possono diventare complicati. Ma cosa succede se un trasferimento immobiliare effettuato durante la separazione danneggia i creditori? Vediamo cosa dice la legge e quali sono i rischi. Cos’è l’Azione Revocatoria? L'azione revocatoria è uno strumento legale che permette al creditore di chiedere l'annullamento di atti dispositivi del debitore (ad esempio, la vendita o il trasferimento di beni) che riducono la garanzia per il pagamento di un debito. In pratica, serve a evitare che un debitore "spogli" il proprio patrimonio, rendendo difficile il recupero del credito. Gli Accordi Tra Coniugi Sono Sempre a Rischio? Non necessariamente. Quando i coniugi si separano e stabiliscono un trasferimento di beni (come una casa), l'accordo può essere impugnato da un creditore solo se vengono soddisfatti alcuni requisit...

Adozione Mite: Quando i Nonni Possono Adottare i Nipoti

  L’adozione di un nipote da parte dei nonni è una possibilità reale anche quando il bambino non è orfano. Grazie alla cosiddetta “adozione mite” è possibile riconoscere legalmente un rapporto familiare consolidato, garantendo al minore stabilità e tutela. Vediamo in cosa consiste. Cos’è l’Adozione Mite? L’adozione mite è una forma di adozione che si differenzia dall’adozione tradizionale. In questo caso, infatti, il legame biologico e affettivo con la famiglia di origine non viene cancellato, ma si affianca a quello giuridico instaurato con l’adottante. Questo tipo di adozione è pensato per situazioni particolari, come nel caso in cui i nonni si prendano cura stabilmente del nipote a causa di difficoltà genitoriali. Quando si può richiedere l’Adozione Mite? L’adozione mite si applica quando la famiglia d’origine ha problemi di accudimento, ma non è completamente assente o non è stata violenta. È una soluzione perfetta per evitare la recisione traumatica dei rapporti familiari orig...